sabato 31 dicembre 2011

1° Incontro di Formazione: "I GIOVANI CREDONO ANCORA NEI PARTITI?"

La politica e i partiti sono in forte crisi e lo dimostra la presenza di Monti e della sua squadra di tecnici tra gli scranni parlamentari. Lo gridano anche tanti giovani e meno giovani che non vogliono più saperne di affidarsi a venditori abusivi di sogni.
Ma siamo davvero all’ultimo scorcio dell’Armageddon politico o siamo i prescelti protagonisti degli albori
di una nuova era: quella della Terza Repubblica?
Giorno 29 Dicembre, a Santa Croce Camerina (RG), s’è tenuto il 1° incontro di formazione sul tema “I giovani credono ancora nei partiti?” L’incontro è stato organizzato dall’Associazione socio-culturale Generazione Santa Croce e le parole chiave sono state: Partecipare,  Confrontarsi, Crescere. Tantissimi i giovani che hanno raccolto l’invito a Partecipare. Il confronto c’è stato, a volte anche a tinte forti ma pur sempre nei limiti e di sicuro, chi c’è stato non può negare di essere cresciuto un po’.
Antonello Iurato durante il suo intervento
A moderare l’incontro, oltre a me, in quanto membro dell’Associazione Generazione Santa Croce, c'era Alessia Cataudella, emergente e bravissima cronista locale. C’erano ospiti sette giovani militanti nei vari partiti e provenienti da tutta la provincia iblea che hanno dato prova di come ci si possa ancora confrontare in maniera costruttiva e senza spettacolarizzazioni anche se si appartiene a partiti politici diametralmente opposti. Tanto fair-play e tanta voglia di invertire la deleteria tendenza di andare sempre e comunque “contro” e delegittimare l’avversario a qualsiasi costo.

Prima di lasciar spazio alle esperienze degli ospiti ci sono stati tre interventi introduttivi al tema (li pubblicherò per intero ):
-da Cavour e Garibaldi ai festini hard di Arcore, esposto da me;
-Gli indignados, esposto da Domenico Lupo;
-Conciliare rigore ed equità, esposto da Antonello Iurato.

Come ho già dichiarato: “Abbiamo volontariamente mantenuto toni bassi perché il nostro obiettivo non è arrivare ad uno “scontro generazionale”. Noi puntiamo invece ad un vero “patto tra le generazioni”, che consenta di superare gli squilibri attuali partendo dalla consapevolezza che seppur manchi una decisa reazione collettiva generazionale siamo in tantissimi quelli che non aspetteremo la venticinquesima ora per capire che si doveva e si poteva far meglio. Noi siamo il futuro e tra mille difficoltà ce lo costruiremo”
 
Tra gli ospiti c’era Simone Digrandi, commissario provinciale Generazione Futuro Ragusa:“GF ha fatto la sua bella figura. Una giovanile che è motore pulsante dell'intero partito, che nella sua autonomia crea iniziative uniche sul panorama politico giovanile in Italia, che nel suo meccanismo di rete globale riesce ad attenzionare qualsiasi problema locale, che coinvolge tutti in una maniera unica e speciale. Abbiamo dimostrato, agli altri, non solo di condividere l'esigenza di un'impegno politico giovanile vero, ma di porlo in essere nella migliore delle forme.” I "grandi", come ho avuto modo di dire, non rappresentano qualcosa che "va sostituito", anzi. Proprio loro sono quelli che devono prenderci per mano e guidarci nella nostra crescita politica, facendoci capire come muoverci, come esaltare le nostre capacità, come realizzare davvero ciò che siamo in grado di fare.
Domenico Lupo durante il suo intervento

E’ intervenuto pure Michael Massari, rappresentante del movimento studentesco di GF Ragusa. Michael ha ricordato il discorso di Pericle agli Ateniesi, risalente al V secolo a.C. “Un discorso che ci insegna a costruire la democrazia e che dipinge perfettamente la figura del politico, ovvero colui che si preoccupa dello Stato e mostra il suo coraggio in questa lotta per salvaguardarne l'esistenza, ha sottolineato Michael. Inoltre ha poi spostato l’attenzione sulla scuola: “Una scuola importante per la formazione di uomini dediti alla politica, una scuola quindi non di partito! Attraverso un parallelismo maestro-politico / professore-tecnico, ha delineato l'importanza del politico che non è colui che legge la realtà attraverso leggi matematiche, ma è colui che preoccupandosi della collettività, aggira l'ostacolo coniando una soluzione innovativa. Infine, il suo appello si conclude con un desiderio particolare, che tutti i giovani entrino a far parte dei partiti, perchè per arrivare alla politica bisogna utilizzare un mezzo, ed inoltre costruire un apparato politico basato sul dialogo e non sulle offese, o su scene teatrali e cinematografiche.
Grande partecipazione di pubblico
Con gli amici dell’Associazione Generazione Santa Croce abbiamo aperto un dialogo tra i partiti e i giovani iblei e ci teniamo a dire che “Il nostro sogno è quello di esportare la nostra esperienza a tutte le realtà, dal locale al nazionale aprendo le porte ad un nuovo approccio del fare politica”.

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