lunedì 6 febbraio 2012

L’ignoranza non lascia il segno.

La notte del 6 febbraio scorso, dei vandali, (la sigla LAL potrebbe ricondursi alla Lega Alleanza Lombarda) hanno rifatto il look alla sede regionale di FLI LOMBARDIA sita in via Lanzone a Milano: oltre ogni sobrietà richiesta in tempi di crisi, a luccicare erano delle sfumature “verde-Lega-marcio”.
“FASCISTI”, “CRIPTOFASCISTI”, “FINI: CANAGLIA, LADRO, ON.RABBINO, ON. MONTECARLO” e per finire minacce di MORTE alla coordinatrice cittadina di Milano Barbara Ciabò.
FOTO ©Zamir C. Hashorva
Può lasciare di stucco come sia tutto scritto in perfetto italiano, ma di certo non stupisce per niente che, queste minacce e queste “violenze”, arrivino come conseguenza alla capacità che hanno avuto FLI MILANO e soprattutto Generazione Futuro MILANO di ben radicarsi sul territorio meneghino e di dimostrarsi, nel quotidiano, una spina nel fianco per tutti coloro che per troppi anni si sono abituati ad avere campo libero nel mal amministrare e nel portare avanti espressioni della peggiore politica.
Io, in quanto membro di Generazione Futuro Milano, condanno questo vile gesto e sostengo con forza la coordinatrice cittadina Barbara Ciabò a proseguire nel lavoro che abbiamo intrapreso, tra tante difficoltà e tantissime critiche.

Il mio pensiero va però anche agli “artisti”.
Mi rattrista pensare che dietro quelle scritte possano celarsi delle mani e delle menti giovani (non importa di quale colore politico). Se così fosse sarei profondamente deluso e irrimediabilmente preoccupato per le sorti della vita politica non solo milanese ma dell’Italia intera.

FOTO ©Zamir C. Hashorva
Non voglio credere che quanto di peggio i nostri politici ci hanno mostrato in questi ultimi mesi e anni non ci abbia insegnato praticamente nulla.
Non voglio credere che il momento di profonda crisi non riesca a sensibilizzare davvero TUTTI, a maggior ragione i giovani, ad un profondo sentimento di unità e coesione sociale a livello nazionale.
Non voglio credere che il giusto debba aver paura di additare chi sbaglia.
Non voglio credere che si giochi ancora con le divisioni in “casacche nere o rosse” quando il vero problema è che siamo tutti al “verde” (quello dei portafogli vuoti e non il sopracitato “verde-lega-marcio” delle scritte!).

Non voglio e non posso credere a niente di tutto questo perché io ho già qualcosa in cui credere ed ho accanto a me tantissimi altri ragazzi motivati, preparati e soprattutto fermamente convinti nel costruire un futuro migliore per noi stessi e per l’Italia.
Questa è Generazione Futuro Milano. Questa è Generazione Futuro.

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